Mi capita spesso, durante le anamnesi, di dover affrontare con i pazienti un discorso delicato ma di estrema importanza: la stitichezza. A volte se ne parla con vergogna, in altri casi con sofferenza.
Ma quali sono le cause?
Possono essere tante, ma sicuramente tra queste l’alterato funzionamento del colon ed una ridotta peristalsi intestinale (ossia i movimenti di contrazione e rilassamento della muscolatura delle pareti interne dell’intestino), che può portare ad un rallentamento del transito, alla permanenza ed infine alla difficoltà di evacuazione.
Esistono cause ormonali, spesso legate all’ipotiroidismo, perché una tiroide non perfettamente funzionante e che non sintetizza alcuni ormoni in maniera sufficiente, crea importanti rallentamenti al metabolismo. Anche altri disturbi, come la gastrite, possono interferire con il corretto transito intestinale ed anche l’uso di alcuni farmaci.
Molto spesso si sottovaluta l’importanza dell’acqua, perché quella che assumiamo viene assorbita a livello intestinale, in particolar modo a livello dell’intestino crasso e se ne introduciamo poca, questa sarà utilizzata nell’intestino per altri scopi e sicuramente non per favorire l’evacuazione.
Non sono da meno lo stress emotivo e fisico, una cattiva alimentazione ed uno scarso esercizio fisico.
Allora cosa è consigliato mangiare?
Le fibre presenti in alcuni vegetali come carciofi, cicoria, asparagi, fagiolini, melanzane,… possono essere sicuramente utili. Attenzione invece alla lattuga romana e all’iceberg, che molto spesso risultano non solo poco digeribili ma anche responsabili di fenomeni di stipsi.
Anche i cereali come farro, orzo, grano saraceno, avena, orzo e segale possono essere degli ottimi alleati, grazie al maggior contenuto di crusca.
Come già accennato, l’acqua è indispensabile, perché favorisce l’efficacia dei moti peristaltici dell’intestino.
Non dimentichiamo la frutta, in particolar modo mele, pere, uva, kiwi (grazie ai semini che inducono i movimenti intestinali), prugne (meglio se secche), fichi, ciliegie, albicocche e ananas.
Utili sono anche gli oli della frutta a guscio, come noci, mandorle e nocciole ed i semi di lino e di chia; questi a contatto con i liquidi formano una massa gelatinosa capace di aderire alle pareti intestinali aiutando la peristalsi ed il transito.
Anche prendere un bel cucchiaio di olio extravergine a digiuno la mattina può essere una buona tecnica per favorire una corretta evacuazione.