I ricordi sono un tesoro prezioso ma alcune malattie, come il morbo d’Alzheimer, possono cancellarli. Ed assieme ai ricordi possono essere perse anche altre capacità del cervello.
Ma la salute del cervello può dipendere anche dall’alimentazione?! Assolutamente sì.
Da numerosi studi scientifici è emerso che lo stesso morbo di Alzheimer, con circa 50 milioni di casi attivi in tutto il mondo, potrebbe essere aggravato dall’obesità.
In particolare si è osservato che la presenza di grasso corporeo in eccesso potrebbe giocare un ruolo chiave nel favorire la vulnerabilità neurale.
Di questa malattia non si conoscono però ancora tanti aspetti, in particolare alcuni che ne determinano la comparsa. Quindi quello che si può fare è puntare sulla prevenzione, esaminando i potenziali fattori di rischio ed intervenendo per neutralizzarli.
Si riscontra, sempre più frequentemente, che nel caso di patologie come quelle neurodegenerative si assiste ad una mancata attenzione da parte delle persone alla nutrizione. Invece il mantenimento di un peso sano potrebbe aiutare a preservare la struttura del cervello non solo nelle persone in età avanzata, ma anche in quelle che stanno già soffrendo di demenza lieve provocata dal morbo di Alzheimer.
Nei mesi scorsi un interessante studio ha dimostrato che un cospicuo eccesso di peso in età adulta incrementa le possibilità di sviluppare una demenza (con un effetto riscontrato fino a 15 anni più tardi). Incrociando le diagnosi con il peso registrato all’inizio della ricerca si è notato che chi era obeso (BMI>=30) aveva un rischio di ammalarsi più alto (oltre il 30%) rispetto agli individui normopeso, indipendentemente da fattori come età, sesso, grado di istruzione, uso di fumo,….
Avere uno stile di vita sano e mantenere il peso quanto più possibile costante, potrebbe essere un’arma vincente nel preservare la struttura del cervello e nel mantenere vivi i ricordi il più a lungo possibile.