Un’altra importante vitamina, che rientra nella categoria di quelle liposolubili, ossia quelle che entrano in azione solo con i grassi, è la Vitamina E. Per essere più precisi si tratta di un gruppo di 8 diverse vitamine (alfa, beta, gamma e delta-tocoferolo e alfa, beta, gamma e delta-tocotrienoli), ma l’unica che entra in azione nel nostro corpo è l’alfa-tocoferolo.
Interessante è la storia di questa Vitamina, scoperta dall’embriologo Herbert Evans e dalla sua assistente nel 1922 ed indentificato inizialmente come Fattore X, ossia come un nutriente essenziale per mantenere fertili i ratti di laboratorio. Venne isolata per la prima volta nel 1936 dall’olio di germe di grano e dopo due anni il chimico Erhard Fernholz ne determinò la struttura. Successivamente furono scoperte tutte le altre forme e solo verso la fine degli anni ’60 ne fu dimostrata l’importanza per l’uomo e la sua salute.
Che funzione ha?
La Vitamina E svolge principalmente un’azione protettiva nei confronti dei radicali liberi, grazie al suo potere antiossidante, e di conseguenza preserva dall’invecchiamento precoce. Proprio per questo è spesso presente come ingrediente in prodotti cosmetici antiage e risulta utile anche contro acne ed eczemi. Aiuta inoltre il sistema immunitario, rafforzandone le difese e protegge anche da alcune forme tumorali.
La Vitamina E è un importante anticoagulante ed è quindi in grado di ridurre i processi di aggregazione delle piastrine, con conseguente riduzione di emboli, placche e trombi nelle arterie. Aumenta il livello del colesterolo buono, per cui riduce sia il rischio cardiovascolare e che la possibilità di incorrere in infarti o ictus.
Agisce positivamente anche sulla sensibilità delle cellule all’azione dell’insulina e previene la comparsa di diabete o insulino-resistenza. L’alfa-tocoferolo è inoltre un alleato dei nostri nervi, perché li mantiene in salute e ne incentiva le attività.
La giusta dose?
Il fabbisogno giornaliero di vitamina E parte dai 4 mg per i lattanti, fino ad arrivare ai 12-13 mg per gli adolescenti.
Per gli adulti invece la dose giornaliera è di 12-13 mg. Solo le donne in gravidanza hanno una richiesta maggiore, con una richiesta di 15 mg al giorno.
Carenze e sintomi?
La carenza di Vitamine del gruppo E nei più giovani può indurre difetti abbastanza gravi nella crescita e nello sviluppo, non solo corporeo ma soprattutto del sistema nervoso, provocando diverse tipologie di disturbi.
Spesso è anche chiaro sintomo di condizione di malnutrizione.
Dosi elevate e sintomi?
E’ raro che una persona risulti carente di Vitamina E. L’eventuale carenza può indurre fisiologicamente l’innalzamento della pressione sanguigna e quindi può essere rischiosa per chi già soffre di ipertensione. Un eccesso riduce la produzione di ormoni tiroidei proprio da parte della ghiandola stessa. I sintomi più comuni dovuti all’eccesso di vitamina E possono essere stanchezza, disturbi della digestione, nausea e vomito.
Dove la troviamo?
La vitamina E è presente soprattutto nei frutti oleosi, come olive, pinoli, mandorle, noci e semi oleosi. Ne sono ricchi anche le germe di grano, la canapa ed il mais, le erbe aromatiche come il basilico e le verdure a foglia verde come gli spinaci. Quindi un buon pesto di basilico e pinoli può essere una gustosa fonte di Vitamina E.