In una società come la nostra dove si va sempre di fretta, in cui si è continuamente sottoposti a stress oppure non si mangia in maniera del tutto corretta, non è raro soffrire di patologie dell’apparato gastrointestinale, come ad esempio la gastrite o il reflusso gastrointestinale.
La gastrite è un’infiammazione della mucosa gastrica, che diventa più sensibile all’azione degli acidi gastrici; quando invece i succhi gastrici e il contenuto dello stomaco risalgono all’esofago si tratta di reflusso gastroesofageo.
A livello alimentare, il consumo di determinati alimenti può accentuare la sintomatologia legata a questi disturbi (bruciori, dolori addominali, nausea, senso di indigestione, rigurgito, sapore acido in bocca,…) e tra questi è stato analizzato il ruolo del caffè e diversi studi hanno dimostrato che la caffeina gioca un ruolo fondamentale.
E’ stato infatti osservato che la caffeina contribuisce ad incrementare la produzione dei succhi gastrici e la loro azione erosiva. E’ coinvolta anche nella fase di riparazione delle mucose dello stomaco, rallentando l’intero processo. Tutte queste attività sono tra le cause principali della gastrite.
Oltre a questo, la caffeina fa sì che si rilassi lo sfintere esofageo, ossia quell’apertura deputata ad impedire la risalita del contenuto gastrico verso l’esofago, manifestandosi così più facilmente il reflusso.
Sicuramente la caffeina non è l’unica sostanza presente nel caffè ad avere un’attività non sempre positiva sul sistema gastrico, ma sicuramente preferire il caffè decaffeinato può evitare o comunque attenuare la fastidiosa sintomatologia, senza così doversi privare del tutto di un buon caffè.